9 luglio 2009
Quattro test per scoprire quant'è verde la mente
David Hardistry, un ricercatore della Columbia, ha offerto due biglietti aerei da 385 e 392 dollari a due gruppi omogenei. Nel costo del secondo biglietto era incluso il finanziamento di un programma per il sequestro della CO2, ma era definito in maniera diversa per ciascun gruppo: carbon tax o carbon offset. Nel primo caso la maggioranza ha optato per il biglietto più economico, nel secondo caso per l'altro.
Anthony Leiserowitz, direttore dello Yale Project on Climate Change, ha esaminato sul campo la percezione dell'effetto serra negli abitanti dell'Alaska, gli unici americani che possono toccare con mano lo scioglimento della calotta artica, constatando un enorme divario fra gli abitanti del Nord Ovest più estremo e i cittadini di Anchorage, che non si discosatano molto dai concittadini più meridionali.
A Hood River, in Oregon, l'amministrazione locale ha sollecitato i cittadini a migliorare l'isolamento delle case per ridurre i consumi di energia, senza alcun incentivo economico. La campagna procedeva per zone, in modo da ottimizzare il lavoro degli operai. Era prevista un'adesione del 20-30%, ma l'influenza sociale dei vicini ha contribuito ad alzare la quota fino al 90%, con enormi risparmi di energia.
Peter H. Kahn, dell’università di Washington, ha messo a confronto tre gruppi di 30 persone, che lavoravano in uffici analoghi: il primo poteva osservare un bel paesaggio dalla finestra, il secondo aveva degli schermi al plasma con l’immagine di quel paesaggio, il terzo pareti bianche. Monitorando il battito cardiaco emerge che solo la finestra vera allevia lo stress: schermo e parete bianca sono egualmente inefficaci.
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