20 febbraio 2010
Il vento olimpico soffia da Vipiteno
In cima a Grouse Mountain svetta una gigantesca pala eolica made in Italy, che dà energia all'intera stazione sciistica ospite dei giochi olimpici invernali. Viene da Vipiteno e in tutto il Nord America non ce n'è altre come questa. In primo luogo perché è una pala straniera: finora il vento del grande Nord faceva girare solo pale americane. E poi perché è la prima di queste dimensioni a osare così in alto.
"Le nostre macchine sono più leggere delle altre e facilmente smontabili: sono state progettate da ingegneri specializzati nella costruzione di impianti di risalita e quindi molto sensibili alle problematiche del trasporto ad alta quota", spiega Anton Seeber, responsabile di Leitwind, il braccio operativo nelle rinnovabili del gruppo Leitner. Il gruppo è leader mondiale nel mercato degli impianti di risalita, con 147 impianti installati nel 2009 e grandi progetti in questo campo, come il villaggio alpino costruito a 250 chilometri da Pechino per soddisfare la voglia di sciare dei cinesi. Anton è figlio del patron del gruppo, Michael Seeber. E giustamente rappresenta il futuro dell'azienda: su un fatturato complessivo di 620 milioni nel 2009, il business del vento rappresenta già il 20%. "Ma quest'anno conteremo ancora di più, perché nel mondo servono più pale eoliche di impianti di risalita e si possono piantare ovunque, non solo dove c'è neve", sostiene Anton.Il gruppo Leitner ha spiccato il volo da poco, ma è già nel drappello di testa delle aziende che servono il mercato globale degli aerogeneratori, dominato dalla danese Vestas. Unico produttore italiano di macchine così grandi, i suoi generatori senza moltiplicatori di giri convincono per l'elevato rendimento, la semplicità d'installazione e la minima usura, in particolare nel mercato asiatico. "L'anno scorso ne abbiamo installati 15 in India. Quest'anno potremo usufruire dell'impianto di produzione appena avviato a Chennai e abbiamo già un'ottantina di ordini", fa notare Seeber. Ma la testa dell'azienda rimane a Vipiteno: "Qui abbiamo creato il nostro particolare sistema a presa diretta e qui stiamo sviluppando i nuovi generatori da 2 megawatt e da 2 e mezzo, progettati in modo tale da poterli trasportare anche su strade di montagna". L'Asia rappresenta invece il mercato di sbocco del futuro: "In India la domanda energetica cresce al ritmo del 16 per cento l'anno, è chiaro che la risposta a questa domanda non potrà venire solo dai combustibili fossili, altrimenti in breve l'aria si farà irrespirabile. La stessa Cina, la Mongolia e altri Paesi asiatici stanno dimostrando grande interesse per le nostre proposte". Ma Leitwind ha il vento in poppa anche in Europa, dalla Francia alla Bulgaria, con l'Italia in testa: quest'anno ha già in ordine una ventina di pale da installare in tutta la penisola, dalla Liguria alla Puglia.
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