I finanziamenti per la realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria Torino-Lione sono contenuti in un allegato del Documento di programmazione economica e finanziaria del governo: lo ha detto oggi il sottosegretario ai Trasporti, Mino Giachino, nel corso di un incontro sulla Tav organizzato da Confindustria Piemonte cui hanno partecipato i parlamentari piemontesi. Malgrado le polemiche di questi giorni, il governo si è impegnato a portare al Cipe entrambi i progetti: quello di Ltf per la tratta internazionale e quello di Rfi per quella italiana.
L'opera delineata dal nuovo progetto, presentato dal commissario Mario Virano all'inizio di luglio, richiederà un investimento complessivo di 20 miliardi nell'arco di 15 anni. In particolare, 9,6 miliardi serviranno per la tratta internazionale tra St. Jean de Maurienne e Chiusa di San Michele, con il 30% a carico dell'Unione europea e il resto suddiviso tra Italia (63%) e Francia (37%) anche se le precentuali potrebbero essere riviste. La parte italiana – sino a Settimo Torinese e la connessione con la linea per Milano – richiederà altri 4,4 miliardi e quella francese 6 miliardi. Il nuovo percorso prevede 35,4 km di tratta internazionale sul versante piemontese seguiti da 45,7 km di tratta nazionale sino a Settimo. Quasi l'intero percorso in Piemonte sarà realizzato in galleria, con l'eccezione della stazione internazionale di Susa, ricavata nell'attuale autoporto, un breve tratto in trincea nella zona di Chiusa San Michele (nella sede della linea ferroviaria storica) e il tratto nel centro intermodale di Orbassano.
Sul versante Italia-Slovenia, intanto, il nuovo tracciato della Tav nella tratta Trieste-Divaccia verrà formalizzato il 12 ottobre, a Trieste, dai governi italiano e sloveno. Lo ha annunciato l’assessore ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi: il tracciato su cui verrà firmato l’accordo tra Italia e Slovenia è la cosiddetta linea alta, che da Aurisina raggiunge Opicina e poi si dirige al confine. Questo percorso andrà a sostituire la variante cittadina che avrebbe attraversato la città di Trieste e aveva sollevato i malumori degli ambientalisti. Riccardi si è detto fiducioso sul rispetto dei tempi per la consegna dei progetti per la tratta Venezia-Trieste, pena la riduzione dei finanziamenti comunitari.
Come noto, la Tav tra Venezia e Trieste sta correndo una sorta di gara contro il tempo dopo l'ultimatum della Commissione europea, che ha chiesto all'Italia di presentare il progetto preliminare del tracciato entro la fine di quest'anno. La posizione del Friuli è emersa da tempo: prevede l'affiancamento del tracciato dell'autostrada A4 da Portogruaro. Si attende ancora invece l'ufficializzazione del tracciato scelto dal Veneto. Le ipotesi allo studio sono due: il tracciato "basso", parallelo al litorale, oppure uno alternativo, intermedio tra quello vicino alla costa e quello, archiviato, che avrebbe affiancato l'autostrada. Per fare il punto sul tracciato Veneto-Friuli è stata fissata una riunione tra i due governatori e Laurens Jan Brinkhorst, coordinatore per il progetto europeo del Corridoio 5 da Barcellona a Kiev, il 13 ottobre, sempre a Trieste.
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