Procede a ritmo serrato lo sviluppo di nuovi parchi eolici nelle acque dell’Europa settentrionale. Sull’eolico offshore punta anche l’Olanda, il cui operatore della rete TenneT ha ottenuto dalla Bei un prestito di 450 milioni di euro per la costruzione di un elettrodotto di 83 chilometri tra L’Aia a Rotterdam, che permetterà di collegare il sistema elettrico olandese ai parchi eolici del Mare del Nord.
TenneT è anche responsabile del progetto SylWin1, che prevede il collegamento di impianti eolici offshore nel Mare del Nord per 288 megawatt alla terraferma tedesca, e ha affidato una commessa da oltre 250 milioni di euro a Prysmian, ex Pirelli Cavi, per realizzare il collegamento lungo un percorso di 159 chilometri in mare e di 45 chilometri sulla terraferma. Cavi e componenti di rete saranno realizzati tra il 2012 e 2013, mentre l’entrata in funzione del parco SylWin1 è attesa nel corso del 2014.
1 commento:
Mentre tutte le nazioni industrializzate dell'occidente si stanno attrezzando per utilizzare al meglio tutte le energie rinnovabili, noi pensiamo al solo fotovoltaico (sempre meglio che nulla, ma con produzioni limitatissime (3GWp nei prossimi tre anni, come da "Terzo conto energia" 2011-2013), aborrendo il "brutto" eolico, che dovrebbe invece essere attivato con parchi in mare, quasi invisibili da terra e molto più produttivi. Forse ci illudiamo ancora di attuare il piano nucleare, dai costi spaventosi e dai tempi biblici di realizzazione.
Posta un commento