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9 marzo 2011

Fotovoltaico: cancellato per decreto

Domani alle 9.30 le associazioni che rappresentano il settore delle fonti rinnovabili (Aper, Assosolare, Anev, AssoEnergie Future, Gifi, Ises Italia) incontrano imprese e cittadini al teatro Quirino di Roma per spiegare gli effetti immediati del decreto ammazza-rinnovabili e per rilanciare una "collaborazione paritaria tra il governo e l’industria per una legislazione finalizzata alla reale promozione delle rinnovabili in Italia che dia certezze nel lungo periodo".

Già venerdì il ministro Paolo Romani incontrerà tutti gli operatori del settore: "Massimo in due settimane vogliamo produrre un provvedimento che dia certezze al settore, in modo che le nostre banche, i nostri imprenditori e i nostri produttori abbiano la possibilità di investire in base a quanto consentito e consentibile da parte dei cittadini", ha dichiarato nel corso dell'audizione in Commissione Industria del Senato.

Ma il decreto ha già fatto effetto, prima ancora di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le banche hanno immediatamente tirato i remi in barca e tutti i progetti in corso si sono fermati, con danni colossali ai soggetti coinvolti e la prospettiva reale di perdere l'unico settore in forte crescita nel panorama industriale italiano, così com'è successo in Spagna.

In una lettera aperta al Presidente del Consiglio dal titolo Cancellati per Decreto, pubblicata oggi in uno spazio pubblicitario su diversi quotidiani, quindici imprese del settore "che impiegano centinaia di lavoratori e hanno circa 1,3 miliardi di euro investiti in impianti che entreranno in esercizio oltre il 31 maggio 2011" polemizzano duramente con il governo: "Se si vogliono cambiare le regole, che lo si faccia ma qualsivoglia cambiamento non deve avere alcun impatto retroattivo e sui lavori in corso".

Così non è, grazie alle gravi incongruenze contenute nel decreto e messe in luce dall'avvocato Paolo Falcione di DLA-Piper anche in una lettera diretta al presidente Giorgio Napolitano, per invitarlo a non firmare una normativa palesemente illegittima. Ma il suo appello è caduto nel vuoto.

"Il comma 9-bis - spiega Falcione - pone come data di scadenza del 3° Conto Energia il 31 maggio 2011. Termine che si pone in palese violazione dell’art. 41 della Costituzione che tutela l’iniziativa economica privata, in quanto le decisioni di investimento relative al 3° Conto Energia sono state fatte facendo affidamento su un regime adottato nell’agosto 2010 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2011 e previsto fino a tutto il 2013. E se è vero che l’ammissione all’incentivo è ex post rispetto all’allacciamento, non per questo si può ledere l’affidamento degli investitori: infatti essi si assumono il rischio costruzione, ma non di repentino mutamento del quadro legislativo. La norma rasenta la modifica retroattiva di regimi di incentivazione, regolarmente sanzionata come illegittima dal Consiglio di Stato".

Per di più, il decreto impone che il quarto Conto Energia venga adottato in tempi strettissimi, entro il 30 aprile 2011, ma se ciò non avverrà per ritardo o perché cadrà il governo prima, il comma 9-bis è indipendentemente idoneo a bloccare l’attuale 3° Conto Energia.

"Da ultimo - precisa Falcione - il quarto Conto Energia si baserebbe su scaglioni annuali di potenza massima incentivabile. Si deve allora ipotizzare che si torni ad una ammissione ante costruzione, altrimenti non sarebbe un regime di incentivo ma una sorta di roulette russa, in cui ogni primo gennaio si riparte da zero in un meccanismo di chi prima arriva meglio alloggia, che in Italia, per esperienza, incentiva solo la corruzione".

 

 

 


6 commenti:

Alessandro ha detto...

Come al solito in Italia bisogna sempre guardarsi le spalle quanto si ha a che fare con incentivi statali ,le cose che mi lasciano perplesso sono molte in primis il fatto che questi soggetti decidano delle cose senza nemmeno dare una soluzione immediata alle cavolate che sparano ,vieni fuori con la tua solita sparata da politico ma fai in modo che il sistema non si blocchi perchè non si è in grado di dire si abbassiamo gli incentivi da domani ma da domani usate questi valori no!! come al solito viene da dire siamo in Italia mettono nel panico tutti senza nemmeno dare una soluzione ad un problema .
La seconda cosa è che leggendo molti articoli mi sembra di intuire che della parte ambientale si siano dimenticati tutti nessuno ha detto facendo così non riusciremmo a migliorare la situazione ambientale , purtroppo nessuno al giorno d'oggi è messo così bene da dire investo nelle rinnovabile per l'ambiente, ci vuole un aiuto , è vero, sempre economico ma che aiuta tutti dall'azienda che monta ai Comuni che incassano fino allo stato che li recupera con le tasse ,poi guardiamo anche una cosa è un business che non ha soldi in nero che girano tutto regolamentato tutto documentato .un Italiano stufo di questa politica che sia di destra o sinistra

Giuseppe ha detto...

Come prima cosa smettiamo di fare i qualunquisti. Questo decreto è un decreto di centro-destra e pertanto se ne devono assumere le responsabilità di fronte a tutti i cittadini che andranno prossimamente alle urne. Nel momento che il fotovoltaico in Italia iniziava ad essere recepito come grande occasione per toglierci dalla schiavitu del petrolio (quello si che incide sulle tasche degli italiani) ecco che questo governo cancella tutto e manda a casa tante persone quante ne ha la FIAT. Vogliamo parlare dei soldi a pioggia dati a quest'ultima?
Ma quello che di più triste c'è in questa storia sono i polmoni di mio figlio e dei vostri che per scelte politiche demagogiche e ideologgizate (leggesi nucleare che partirà se tutto va bene tra 10 anni, e poi chi lo vuole?) sono sempre più neri.
Romani una domanda quanto costa alla sanità pubblica la malattia dei bronchi di mio figlio causa inquinamento? Più o meno di quello che i cittadini versano per l'energie rinnovabili?
Faccia un favore a tutti noi italiani si dimetta! Lei e questo squallido governo.

sergio ha detto...

buongiorno, non parliamo di destra o sinistra moviamoci tutti per salvare i posti di lavoro che non sono ne di dx ne di sx hanno sbagliato ma il nostro presidente perche' ha firmato e poi si lava le mani e ci lascia con il ...... per terra grazie a tutti

Alessandro ha detto...

per fortuna che molta gente pensa anche all'ambiente , oggi ho letto che tutto questo è stato fatto per non gravare sulle bollette dei cittadini .
si stima un 1,70 euro al mese .Politici Italiani pagare 0,5€ al litro di tasse sulla benzina è gravare sulle famiglie finitela di prenderci in giro spiegate alla gente che paga circa 2€ per il nucleare sulla bolletta e che in Italia non esiste neanche e dovranno pagarlo per almeno 60 anni prima di ripagare una centrale ,stiamo ancora pagando la tassa sulla guerra in Eritrea ,mi viene da ridere

gianchi24 ha detto...

Precisiamo che da quando il Settore del Fotovoltaico è decollato, la tassa A3 denominata "fonti energetiche rinnovabili", non è aumentata, e rammentiamo che viene pagata all'interno della bolletta della fornitura di energia elettrica da decenni, insieme ad altre numerose imposte, che molti fornitori per "trasparenza" ne ommettono i dettagli!!
Pertanto il nostro Caro Ministro Prestigiacomo, dovrebbe informarsi bene come vengono finanziati i PV, prima di affermare che le rinnovabili non devono pesare "ulteriormente" sulle bollette.

Ennio Fantini ha detto...

sono scandalizato di questi polichini icapaci e pericolosi