Plaude alle liberalizzazioni in dirittura d'arrivo. Ma Antonio Lirosi, già Mister Prezzi e soprattutto braccio destro del Bersani liberalizzatore nel 2006 su tariffe e concorrenza, chiede "cambiamenti immediati e percepibili" per "ridare fiducia ai cittadini" e "rilanciare la domanda interna".
Cosa manca alla "lenzuolata" di Monti?
"Abbiamo perso molto tempo e adesso bisogna recuperarlo. Finalmente andiamo verso un provvedimento ampio che inciderà su diversi settori per ridare linfa all'economia reale. Ma è molto importante varare norme chiare, che portino a dei cambiamenti rapidi e reali. Non è il momento di perdersi in chiacchiere".
Partiamo dall'energia, uno dei settori in cui il divario dei prezzi rispetto all'Europa è più eclatante...
"Bene la separazione di Snam Rete Gas dall'Eni. Ma perché non renderla immediatamente operativa invece di rimandare di altri sei mesi, a un futuro decreto? Se c'è la volontà politica, questa operazione si può fare anche subito, non ci sono grandi ostacoli tecnici. E darebbe sicuramente fiato alla concorrenza".
E la distribuzione dei carburanti?
"Si può fare di più. Qui bisogna proprio cambiare l'assetto del mercato, che è influenzato all'80% dalle compagnie petrolifere. L'obiettivo è una rete distributiva svincolata dai produttori, dove i benzinai siano commercianti puri e anche la grande distribuzione entri nel gioco. Devono diventare una controparte rispetto alle compagnie, in grado di spuntare le migliori condizioni di acquisto del prodotto finito, per poi offrire al pubblico il prezzo più concorrenziale. L'intervento che si profila, invece, è parziale. Il numero degli esercizi cui si applicherebbe l'eliminazione dell'esclusiva è esiguo, sembra una marcia indietro rispetto alle prime bozze".
A proposito di commercio: le farmacie?
"Qui manca la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, che è l'unico mezzo per inoculare un po' di concorrenza su questo mercato. Aumentare il numero delle farmacie non basta, bisogna puntare a istituire due canali diversi in competizione l'uno con l'altro. Con 5mila farmacie in più, si rischia di far solo aumentare il numero dei monopolisti e di far saltare la rete delle parafarmacie. Così, invece che abbatterli, i prezzi aumenteranno".
Passiamo alle assicurazioni: Rc auto?
"Qui ci vuole una riforma complessiva del mercato, che va ripensato insieme alle compagnie. L'assurdo sistema del bonus-malus, che è diventato un malus-malus, va completamente rivisto. Se il 97% degli automobilisti sta nelle prime tre classi di merito vuol dire che siamo quasi tutti automobilisti virtuosi, eppure paghiamo sempre di più lo stesso. Va detto, inoltre, che il sistema della scatola nera non funziona: è costoso e in base alle sperimentazioni non porta a grandi risultati".
Altre perplessità?
"Bisogna vedere l'impianto definitivo dei provvedimenti: il diavolo sta nei dettagli, soprattutto in materia di liberalizzazioni. Peccato, però, aver fatto girare le bozze giorni prima, in questo modo aumentano le pressioni e si rischia di annacquare le norme".
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