MILANO Ricapitalizzare le banche e
restituire i debiti della pubblica amministrazione alle imprese. Per
cogliere il venticello della ripresa, sono queste le due mosse più
importanti da portare a termine prima dell'autunno, secondo Alberto
Bisin, economista della New York University.
La fiducia delle imprese è in
aumento...
"Si vede che
hanno colto qualche segnale di crescita, forse nuovi ordini dagli
Stati Uniti, dove siamo chiaramente in uscita dalla crisi. Ma
attenzione, per cogliere queste opportunità bisogna dare fiato alle
piccole e medie imprese, da cui dipende da sempre la crescita
economica dell'Italia".
Come?
"Prima di
tutto bisogna ripagare i debiti della pubblica amministrazione. Ora
si sta parlando di un piano di rientro sui 10 miliardi: mi sembra
un'ottima mossa, che sarebbe molto importante mettere a segno entro
l'autunno".
E poi?
"Poi
bisognerebbe spingere le banche a rimettersi sul mercato del credito
alle imprese, da cui si sono ritirate perché lo considerano troppo
rischioso".
Già , ma come spingerle a rimettersi in pista?
"Le
banche italiane si devono ricapitalizzare, lo dice anche Mediobanca,
che vedrebbe con favore un intervento dello Stato, con la creazione
di una bad bank, per ripulire i bilanci dai crediti incagliati
e inesigibili. A mio parere bisognerebbe convincere la banche stesse
a ricapitalizzarsi. E' chiaro che non fa mai piacere ricapitalizzarsi
quando i prezzi sono così bassi, ma in certi casi non si può fare
altrimenti. Di ricapitalizzarsi quando i prezzi sono alti, del resto,
sono capaci tutti".
Le banche si sentono anche esposte
alla crisi dei titoli di Stato...
"All'inizio
della crisi, le banche italiane sono state spinte dal governo a
comprare a mani basse titoli di Stato, considerato uno sforzo
patriottico. In realtà è stato un investimento profittevole per gli
istituti di credito, ma non per il Paese, che ha visto sparire dal
mercato la liquidità necessaria per far funzionare le imprese. Ora
bisognerebbe convincerle che non è più patriottico comprare titoli
di Stato, ma mettere fine al credit crunch nei confronti delle
imprese".
Una volta si chiamava "moral
suasion"...
"Esattamente.
Il governo puà fare molto per influenzare il comportamento del sistema
creditizio italiano. Solo se le imprese avranno la possibilità di
finanziarsi sul mercato, potranno cogliere le opportunità che
potrebbero arrivare di qui a qualche mese".
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